Mi parve Cireneo di tua croce,
papa Francesco che, a trepida voce
ti narrò il dolore,
Signore,
dei tuoi figli
finiti tra gli artigli.
Ti pregò dalla barca
che gli affidasti ad arca
per traghettar nel mondo
e non andasse a fondo
la tua Chiesa.
Sembrò a tutti resa
la sua umiliazione
ma, a commozione,
egli chiedea tua grazia
a debellar nostra disgrazia,
che c'incatena.
Stessa è, ora, nostra pena
e preghiamo l'Amor tuo,
perché il nostro assomigli al suo.
Fra' Domenico Spatola
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