venerdì 21 marzo 2025

Commento di Fra' Domenico Spatola al Vangelo della Terza domenica di Quaresima (anno C): Luca 13, 1-9

 1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
6 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7 Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? 8 Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime 9 e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».

Vennero alcuni Giudei a minacciare Gesù. Non era gradita la sua presenza nella loro regione. Se voleva salvarsi era consigliato di tornarsene in Galilea. Gli prospettarono l'atroce destino capitato a quei Galilei uccisi da Pilato, durante i sacrifici nel tempio. Gesù non si lasciò intimorire, e sfruttò la notizia per parlare di conversione, resasi urgente dinanzi alla morte, che a ciascuno poteva accadere in qualunque momento. Portò  il caso  delle diciotto persone uccise dal crollo della Torre di Siloe. Fatti che dovevano spingere a cambiare vita, per non perire allo stesso modo.
Dio dà tuttavia tempi per il recupero. Come all'albero di fichi che, da tre anni, non portava frutti. Alla decisione del padrone di rimuoverlo, intervenne l'agricoltore con la proposta di un anno di proroga, durante il quale avrebbe potenziato le cure. Erano i tempi di grazia per la conversione.

Fra' Domenico Spatola 

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