Volli emigrare, lontano, tra stelle, e guardare da quelle la terra vitale: la vidi sbocciare, qual rosa a dolore... e compresi l'amore. - Fra Domenico Spatola.
venerdì 4 aprile 2025
Fra' Domenico Spatola: Il perdono...
Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Quinta domenica di Quaresima (anno C): Giovanni 8, 1-11
Il brano è di Luca. Accolto tra le pagine del Vangelo di Giovanni. Il racconto "pruriginoso", era rifiutato dalle Comunità lucane, perché poteva essere un cattivo modello per le ragazze nubende, ma trattandosi di "Parola ispirata", trovò accoglienza nel più accomodante tra i Vangeli, quello di Giovanni. Era mattino. Gesù dal monte degli Ulivi si era, come al solito, recato al Tempio e mentre, sotto il Portico di Salomone, insegnava, alcuni scribi e farisei, per screditarlo, gli trascinarono una donna, da loro sorpresa in adulterio, alle prime ore dell'alba. Per loro il verdetto di Gesù, doveva essere di condanna, come previsto dalla Legge. L'avrebbe reso impopolare, o altrimenti, in caso contrario, uno spergiuro. Non rispose, ma li volle sfidare: "Chi non ha peccato, lasci cadere su di lei la prima pietra!". Poi si chinò sulla polvere, mimando quanto scritto da Geremia sui peccatori i cui nomi sarebbero stati scritti nella polvere di morte. Con il dito scrisse per terra. Si dileguarono uno dopo l'altro. Rimasto solo, con la donna al centro, Gesù, le chiese se qualcuno l'avesse lapidata. "Nessuno, Signore". "Neanche io ti condanno, va' e non peccare più". "L'incontro" fu sintetizzato da Sant'Agostino, "tra la Misera e la Misericordia".