Per la fede, Maria è Beata.
Ha creduto all'Angelo che l'annunciava "Madre dell'Altissimo" ad opera dello Spirito Santo; a Elisabetta che l'esaltò "corifea" tra tutte le donne da lei riscattate; ai pastori di Betlemme che le narravano del Bambino meraviglie che lei non conosceva e conservava gelosamente nel suo cuore per noi. Ha creduto alle parole del vecchio Simeone annunciante il Bambino "luce delle genti" e preconizzando a lei "la spada che ne avrebbe trafitto l'anima". Ha creduto a Gesù, l'adolescente che rivendicava indipendenza anzitempo da lei per i diritti del Padre. Ha creduto al Figlio che la induceva, pena sentirsi recusata da lui come madre, ad uscire dalle logiche dei diritti sulla prole e rivestire i panni della discepola che, fino ai piedi della Croce avrebbe sperimentato straziante l'accoglimento della Parola. Ha creduto anche in noi, accettandoci figli, da stesso travaglio.
Si è fidata di Dio. L'assunzione "in corpo e anima" è ideale traguardo a somiglianza condivisa della discepola con il Maestro morto e risorto.
Ora è modello trionfale di compimento da contemplare e condividere. È Madre nostra e la sua gloria sarà la nostra eredità.
Si è fidata di Dio. L'assunzione "in corpo e anima" è ideale traguardo a somiglianza condivisa della discepola con il Maestro morto e risorto.
Ora è modello trionfale di compimento da contemplare e condividere. È Madre nostra e la sua gloria sarà la nostra eredità.
Fra' Domenico Spatola
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