Il tempio reso mercato,
da Gesù non tollerato,
il perdono,
paterno dono,
non è commercio,
che rende lercio
il luogo del Signore.
Zelo dunque e ardore
furon l'arma:
sferza che disarma
i mercanti,
ch'eran tanti
venditori
di colombi e tori.
Di loro rovesciò i banchi,
e li percosse ai fianchi,
con la frusta,
il cui dolor disgusta.
"Avete fatto, con peccato,
del tempio un mercato!".
Ai Giudei credenziali,
offrì sue fatali:
"Distruggete -disse- il tempio,
e diverrà esempio
di mia Entità
che in tre giorni risorgerà".
Il mistero, ch'era fitto,
si squadernerà a profitto
ai seguaci, quando morto,
lo rivedràn risorto.
da Gesù non tollerato,
il perdono,
paterno dono,
non è commercio,
che rende lercio
il luogo del Signore.
Zelo dunque e ardore
furon l'arma:
sferza che disarma
i mercanti,
ch'eran tanti
venditori
di colombi e tori.
Di loro rovesciò i banchi,
e li percosse ai fianchi,
con la frusta,
il cui dolor disgusta.
"Avete fatto, con peccato,
del tempio un mercato!".
Ai Giudei credenziali,
offrì sue fatali:
"Distruggete -disse- il tempio,
e diverrà esempio
di mia Entità
che in tre giorni risorgerà".
Il mistero, ch'era fitto,
si squadernerà a profitto
ai seguaci, quando morto,
lo rivedràn risorto.
Fra' Domenico Spatola

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