Oggi, o madre, ricorrono gli anni
di tua nascita a fatica terrena.
Son tanti,
maggiori però sono quanti quelli
di tua assenza. Ricordo presenza
tua ultima in letto
d'estremo dolore:
ti scusasti a pudore
per impellenza
di tua partenza,
lontano da prole
che lasciavi a malincuore.
Avresti voluto ancor con noi
vivere
tuo paradiso,
lo leggevo in tuo viso
ormai nel rigore
che morte sorella
ti affilava più bella
in candore.
Fu l'ultimo bacio
alla vita
che ora sostieni infinita
per noi che a volte guardando le
stelle
le scopriamo più belle
da quando da lassù
ci sorridi anche tu.
Fra' Domenico Spatola.
Nella foto: Dipinto di Mary Cassat (1900)
Bellissime rime da conservare negli angoli del cuore risvegliano ricordi che ancora oggi ti fanno andare avanti nella vita!
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