a candore di rosa,
Sposa di Dio,
pone l'angelo mio,
quel mattino, raggiante
e pur titubante,
tenero amore
chiedendo tepore.
Ancora più belle,
le attonite stelle
perché nell'umano
trasferito è l'arcano
rifugio divino
in tuo novello destino
di Madre,
che Dio fai padre
di noi figli da croce
dono che vale
suo anello nuziale.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Madonna del Parto, scuola fiorentina del XIV secolo
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