Con ardore,
o Signore,
ti portarono un sordomuto,
appena eri venuto
dalla terra di Sidone,
dove a ragione
ti eri rifugiato
per non essere ammazzato.
Prendesti a parte il non udente
e, lontano dalla gente,
gli mettesti negli orecchi
le tue dita
e, con la tua saliva gli consegnasti vita,
gridando a lui: "effatà"
perché non a metà
avvenisse l'apertura
e di natura
la guarigione,
a comprensione
per tutti i tuoi seguaci.
Essi audaci,
e tu non consenziente,
si misero a parlare alla gente:
"A josa,
ha fatto bene ogni cosa:
a quanti erano sordi
come tordi
ha dato udito,
e, a quanti impedito
era il parlare,
aprì la fonte per comunicare!"
o Signore,
ti portarono un sordomuto,
appena eri venuto
dalla terra di Sidone,
dove a ragione
ti eri rifugiato
per non essere ammazzato.
Prendesti a parte il non udente
e, lontano dalla gente,
gli mettesti negli orecchi
le tue dita
e, con la tua saliva gli consegnasti vita,
gridando a lui: "effatà"
perché non a metà
avvenisse l'apertura
e di natura
la guarigione,
a comprensione
per tutti i tuoi seguaci.
Essi audaci,
e tu non consenziente,
si misero a parlare alla gente:
"A josa,
ha fatto bene ogni cosa:
a quanti erano sordi
come tordi
ha dato udito,
e, a quanti impedito
era il parlare,
aprì la fonte per comunicare!"
Fra' Domenico Spatola
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