Gesù, ai tuoi dicesti,
per risollevarli mesti
di tua dipartita,
che vita non finita
sarebbe stata,
né sfortunata,
perché così già scritto:
"Il Cristo, derelitto
e consegnato a morte,
altra sorte
avrebbe il terzo giorno,
e tal vangelo intorno
sarebbe predicato
col perdono del peccato"
"Or vostre voglie - aggiungevi - non flemme:
comincerete da Gerusalemme.
Queste dunque le conclusioni:
sarete i miei testimoni.
Manderò su voi Colui,
promesso dal Padre per i tempi bui.
Resterete in città
finché di nuova regalità
non rivestiti,
e resterete uniti
fino al gran salto,
quando dall'alto
vi coprirà di competenza
la Divina Onnipotenza".
Poi li conducesti fuori,
verso Betania ove allori
la gente avea a te offerto
e di elogi ricoperto,
e, alzate le tue mani,
le protendesti a ciel lontani,
e, mentre contemplava il coro,
Gesù da loro,
ti staccavi salendo in cielo.
Ai loro occhi si squarciò un velo:
si prostrarono per adorare,
prima di tornare,
pieni di gioia,
a Gerusalemme e nel tempio senza noia.
Fra' Domenico Spatola
Molto bella!
RispondiEliminaNicola Adamo
Bella questa poesia vera e commovente ci lascia sperare bene per il dopo questa vita
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