Quella volta che scoprii l'amore,
calore
mi divampò nel petto:
era il diletto
che fe' balzarmi il seno
ormai sol pieno
di sua passione.
A consolazione
contai suoi passi,
e tra i sassi
avvertivo vicinanza,
frementi a luce di speranza,
come il cerbiatto
dal cuore matto
egli a me venia dai monti,
abbeverato a fonti
in valli e pianure,
diede a me sicure
sue certezze
che, a nessun'altra, ampiezze
d'abbracci avea serbato,
sol mio era l'amato.
Varcata la soglia,
fu doglia al cuore,
quando mi sussurrò: "amore!"
calore
mi divampò nel petto:
era il diletto
che fe' balzarmi il seno
ormai sol pieno
di sua passione.
A consolazione
contai suoi passi,
e tra i sassi
avvertivo vicinanza,
frementi a luce di speranza,
come il cerbiatto
dal cuore matto
egli a me venia dai monti,
abbeverato a fonti
in valli e pianure,
diede a me sicure
sue certezze
che, a nessun'altra, ampiezze
d'abbracci avea serbato,
sol mio era l'amato.
Varcata la soglia,
fu doglia al cuore,
quando mi sussurrò: "amore!"
Fra' Domenico Spatola
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