15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
L'attuale "finale" del Vangelo di Marco, non è di Marco. Il suo si concludeva al capitolo 16,8, in maniera sospesa e interlocutoria con il lettore, da sembrare incompleto ai primi Cristiani. Vi aggiunsero la pagina che riassumesse le ultime vicende terrene di Gesù e le prime della Chiesa dopo la Risurrezione. Erano racconti che circolavano, anche per merito di altri evangelisti. Narravano il "mandato" del Risorto agli "Undici", con cui inviava i discepoli a proclamare il Vangelo ad ogni creatura. Tutti gli uomini, nessuno escluso, ormai erano garantiti di salvezza e battezzati per la conversione. I "segni" compiuti dagli apostoli dovevano liberare i cuori dai fanatismi. La glossolalia, il parlare lingue, avrebbe marcato, della Pentecoste, l'effusione dello Spirito Santo. Gli apostoli sarebbero passati indenni anche dai pericoli, evocati in stereotipi ricorrenti come i morsi da serpenti e il veleno. Avrebbero dato ovunque inizio al Regno, guarendo infermi, alla maniera di Gesù e con la imposizione delle mani. Concluse il Risorto e, da Signore ("Kyrios") entrò nel cielo, per la piena condivisione con il Padre. "Fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio". Era la rilettura evangelica del Salmo messianico, il 110. Divino e vestito di Umanità, Gesù come Capo della Chiesa, le dava avvio col dono dello Spirito Santo. La pagina aggiunta anticipò in sommario il racconto più ampio che l'evangelista Luca stenderà in maniera accurata nel suo Secondo Libro, dal titolo programmatico: "Atti degli Apostoli".
Fra' Domenico Spatola
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