O Trinità santa,
doni speranza tanta
di tua benevolenza
né posso far senza
di tua Natura
che sicura
fa certezza
in splendore di bellezza
a noi,
conversi prima o poi,
a tuo cospetto,
pieno diletto
a nostro contemplare:
a consumare
il Paterno dono
in eucaristico perdono
e affabile tuo abbraccio,
sciolto mio servile laccio,
in libertà promessa
la stessa
che attiene a tua divina Fonte
che impronte
sue in me conquista.
Fai mia vista
acuta e penetrante
di mistero tuo d'Amante
il Figlio e Spiritale Divin Consiglio.
Assorbimi in luce tua ad oltranza
e alleanza
tua con me compi
e rompi
ogni servile aggancio
facendo di me lancio
ebbro di tua Sostanza
in vorticosa danza
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Icona della SS. Trinità di Rublev (1430)
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