37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 40 Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.
42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
Gesù, evocando il passato, apre alla speranza. I toni drammatici sono gli stessi dei profeti antichi richiedenti attenzione alla conversione. Il tempio di Gerusalemme era stato da Gesù dannato alla distruzione, perché dai capi reso "spelonca di refurtiva", a dissanguamento dei poveri e delle vedove. Il suo crollo, ad opera dei Romani (anno 70 e.v.) verrà interpretato come "fine del mondo", ma Gesù inviterà i suoi a non temere, perché quella distruzione chiuderà solo un'epoca già incancrenita. Seguiranno "segni nel cielo" che Gesù invita ad interpretare "spazi per la libertà". Cadranno infatti gli idoli (sole, luna, e stelle), simboleggianti il potere di asservimento contrapposto alla "novità" del "Figlio dell'uomo" manifestato per condurre a pienezza di vita. Il tempo dell'accadimento sarà dunque "kairòs", ossia occasione da non perdere e attendere con vigilanza. I distratti ne rimarranno sorpresi come chi non previene "il ladro" che gli scassina la casa. Modello evocato è Noè e il suo tempo. Nessuno ascoltava l' invito del patriarca alla conversione, e ne seguì il diluvio. La venuta del "Figlio dell'uomo" sorprenderà solo i drogati dagli idoli, che assonnano e non consentono di partecipare al "Regno dei cieli". Perciò l'invito alla vigilanza è senz'alibi.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Il diluvio universale di Francis Danby
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