Augusto imperatore
e Quirinio gran signore
favorirono l'evento
con il primo censimento.
Tutti andavano alla fonte
delle patriarcali impronte
di antenati e di penati
per venire registrati.
Anche Giuseppe e Maria,
di Betlemme sulla via
compirono l 'evento
che si ricorda a monumento.
Maturarono nel frangente
i dì della partoriente
che, nato il suo Bambino,
lo avvolse in panno fino,
e lo depose nella greppia
odorante non di seppia
ma di puro e fresco fieno.
Là vicino c'era il pieno
di pastori e pecorelle,
sotto un ciel pieno di stelle.
Del Signore l'Angioletto,
con suo fare circospetto,
disse agli uomini in paura:
"Oggi per voi è l'avventura:
nato infatti è il Salvatore
che per noi è Cristo Signore.
Lo cercherete a Betlemme,
se con gambe a voi non flemme,
nella greppia lo troverete".
Con soavi nenie liete
altri angeli, a ronda,
a lui fecero da sponda,
cantando a Dio la "gloria",
vero Amico della Storia.
Avvolti dalla luce
che al Bimbo noi conduce,
trovarono, a fin cammino,
Madre e Figlio suo divino.
Tornarono felici
ché del Bimbo erano amici.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Natività di Carlo Maratta
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