martedì 31 ottobre 2023

Fra' Domenico Spatola: 1 novembre 2023, Solennità di Tutti i Santi: Matteo 1, 12a

1
 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Le "Beatitudini" sono lo Statuto del Regno dei Cieli. Dettate da Gesù sul monte, in sostituzione del Decalogo della Alleanza che fu con Mosè, e con lui ormai obsoleta. Matteo nel Vangelo ripropone stesse movenze dei due fondatori, ma con correttivi vistosi. Gesù, sul monte, siede e non si prostra. Da Maestro. Non riceve le " Dieci Parole", ma detta la sua" in otto proposizioni a omaggio alla Risurrezione. La prima beatitudine interpreta le altre. "I poveri per lo spirito" qualificano maturità, come Dio, che non assorbe, ma comunica energie. Beato chi trova il proprio consolatore se piange, o lo sfama se ha fame, o lo ospita se è senza casa. Il discepolo si fa garante, come Dio per lui, e attesta misericordia o purità di pensieri e diventa costruttore di pace, come "figlio" che assomiglia al Padre. L'ottava beatitudine suggella le precedenti. È la persecuzione del mondo. Non si rassegna a ciò che non lo rappresenta, e perseguiterà chi attua gli ideali, quali il servizio, la condivisione e l'umiltà. Valori portanti del Vangelo che il mondo non può recepire.

Fra' Domenico Spatola

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