Quel giorno, Gesù, fu sorpresa
perché senz'attesa
ti videro arrivare i pagani
che non immaginato
avevano che tu scappavi
da tua terra per non essere
ammazzato,
almeno in quel momento,
per il tuo commento
sul passo della Legge non
gradito,
e tu, costretto, eri fuggito
in terra più sicura a Tiro e a
Sidone
città che in coercizione
di indecente schiavitù
tenevano oppressa,
come ossessa
gente di ogni tribù.
Una donna cananea si fece
avanti
per denunciare di propria figlia
istanti
in cui la poveretta si dimenava
oppressa
e a suoi occhi non era più la
stessa.
Volesti, Gesù, senza prender
precauzione
dare alla gente come a lei
lezione
sul come trattare i figli,
e perciò desti consigli
dicendo: "Non da cagnolini
cui dare bruscolini,
ma come umani cui insieme al
pane
offrire cose sane.
La donna fiduciosa insistette,
perché "anche la briciola
- essa ammette -
caduta dalla mensa
fame altrui compensa!"
e la chiese a te per sua figlia.
Fede sì grande a te, Signor,
consiglia
così che per suo forte credo
a lei dicesti liberator "Concedo".
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Gesù e la Cananea di Annibale Carracci (Parma - 1595)
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