E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.
30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
33Tutta la città era riunita davanti alla porta.
34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.
36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce.
37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».
38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Commento al Vangelo
Tra innocentisti e colpevolisti, Gesù abbandona la sinagoga di Cafarnao.
Missione nuova l'attende. Con Giacomo e Giovanni, di stretta osservanza, si dirige nella casa di Simone e Andrea. La suocera di Pietro brucia di febbre di zelo riformista, condiviso. La guarisce. Gli effetti del cambiamento sono visibili ed efficaci: si mise a servire (diakonia).
Lo stile nuovo viene additato ai tanti a sequela.
Fuori casa sta ingente folla di infermi in attesa. Il nuovo giorno inizia al tramonto, e il riposo sabbatico è tassativo. Tra le 1521 proibizioni c'era anche il divieto di guarire il giorno di sabato. Gesù non lo rispetta per la suocera, appena guarita, e sollecita a trasgredire con scandalo dei suoi avversari.
La gente dunque attende che finisca il giorno del riposo.
All'alba Gesù tenta l'evasione da quella condizione asfittica. Il buio e la solitudine sono complici. il deserto sarà spazio di libertà.
Ma sulle sue tracce è Pietro, come lo fu il faraone con Mosè e il popolo per riportarli in terra di schiavitù. Sinistro il "tutti ti cercano". A difesa, resta a Gesù la fuga verso altri lidi per il Vangelo da annunciare, senza i particolarismi della casta o dell'appartenenza. Il messaggio di libertà sarà imprescindibile condizione per accettare l'amore universale del Padre.
fra' Domenico Spatola
Nella foto: Gesù guarisce la suocera di Pietro. Duomo di Monreale.
E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.
30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Commento al Vangelo
Tra innocentisti e colpevolisti, Gesù abbandona la sinagoga di Cafarnao.
Missione nuova l'attende. Con Giacomo e Giovanni, di stretta osservanza, si dirige nella casa di Simone e Andrea. La suocera di Pietro brucia di febbre di zelo riformista, condiviso. La guarisce. Gli effetti del cambiamento sono visibili ed efficaci: si mise a servire (diakonia).
Lo stile nuovo viene additato ai tanti a sequela.
Fuori casa sta ingente folla di infermi in attesa. Il nuovo giorno inizia al tramonto, e il riposo sabbatico è tassativo. Tra le 1521 proibizioni c'era anche il divieto di guarire il giorno di sabato. Gesù non lo rispetta per la suocera, appena guarita, e sollecita a trasgredire con scandalo dei suoi avversari.
La gente dunque attende che finisca il giorno del riposo.
All'alba Gesù tenta l'evasione da quella condizione asfittica. Il buio e la solitudine sono complici. il deserto sarà spazio di libertà.
Ma sulle sue tracce è Pietro, come lo fu il faraone con Mosè e il popolo per riportarli in terra di schiavitù. Sinistro il "tutti ti cercano". A difesa, resta a Gesù la fuga verso altri lidi per il Vangelo da annunciare, senza i particolarismi della casta o dell'appartenenza. Il messaggio di libertà sarà imprescindibile condizione per accettare l'amore universale del Padre.
fra' Domenico Spatola
Nella foto: Gesù guarisce la suocera di Pietro. Duomo di Monreale.
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