nel luogo di dolore
e lucido e non confuso
conosceva bene il cuore.
Amava il suo Gesù
e lo vedeva in croce
gli parlava a tu per tu
e ne sentiva voce.
Immane era il dolore
nel lager nazista
ma per più grande amore
non essendo nella lista
di coloro che dannati
a dolorosa morte
chiese tra gli ammazzati
sua gloriosa sorte.
Un tale piangeva
perché a sorte uscito
col drappello che doveva
essere bandito.
Padre Kolbe si fece avanti
con richiesta più ardita
che fu per tutti quanti
proposta inaudita:
a morire tra gli stenti
al posto di colui
che digrignava i denti
per la paura di finire anzitempo
avendo a casa figli
padre Kolbe nel contempo
dava suoi consigli
all'aguzzino che accettò
lo scambio di persona
e padre Kolbe consumò
sacrificio che ancor risuona.
Fra' Domenico Spatola
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