Celebrarti i cent'anni,
con la gioia e gli affanni
di mia vita che, grama,
tua vista ancor brama.
Dammi la mano,
non starmi lontano,
come quando bambino
m'iniziavi al cammino.
E danza con me
quel che piace a te:
riproponi movenza
in stessa cadenza
dei primi miei passi,
ballo ora sui sassi.
Ti vedo bella,
agile e snella,
che volteggi a mia vista
e più ampia è la pista.
Ma ora cade dagli occhi quel velo,
e vedo ormai che dimori nel cielo.
Fra' Domenico Spatola
Nessun commento:
Posta un commento