Terra... di cenere
raccolsi dal Campo
e lacrimando avvicinai
a mie labbra.
Eco lontana
il vento portava,
rimembranza
impazziva nel cuore,
violenza
e spaventi narrava,
a terrore.
Atterrito, percorsi i cammini...
sotto sguardi angosciosi
per me,
eran lì, infiniti e pietosi,
tutti quanti a gridare:
“Perché?”...
Non risposta trovai,
né ancor trovo,
ad umana fratricida insipienza,
solo prece invocai a riposoe a spezzare del male sequenza.
Fra' Domenico Spatola: Pellegrino ad Aushwitz
Poesia tratta da: In libertà d'amore
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