venerdì 9 aprile 2021

Fra' Domenico Spatola: "Signore mio e mio Dio!"

Chiuse eran le porte 
per la sorte
toccata al lor Maestro,
ma a togliere il capestro
di timore,
col suo amore,
Gesù si fa presente
e prontamente 
dona la sua pace
Parve loro audace
l'invito ad andare,
in vece sua, ad amare.
Stesso, del Padre e di Colui
ch'è lo Spirito per lui,
soffiò il perdono
nel nome di "Io sono".
Solo Tommaso
era l'evaso
e, a chi gli disse il fatto,
rispose ch'era da matto
credere al fantasma.
Suscitò il marasma.
Al giorno otto, Gesù si fa presente
e stavolta Tommaso non è assente.
Dopo il saluto suo, usuale
che per ognuno era il più normale,
volle Tommaso da se non lontano
così poteva mettere il dito
della mano
nella piaga del suo cuore,
e ciò senza timore.
"Signore mio,
e Dio mio!"
Disse convinto.
E a lui, che non intinto
ebbe il dito
perché già convertito,
disse: "Beato chi ha creduto
senza aver prima veduto!"

Fra' Domenico Spatola
Dipinto Caravaggio

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