sabato 13 novembre 2021

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XXXIII domenica del tempo ordinario (anno B): Marco 13, 24-32

 24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo
splendore
25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

Di speranza e non di paura è la "buona notizia". Marco ne offre saggio con questa pagina che raccomanda al lettore di "interpretare" (13, 14). L'annunciata "tribolazione" anticipa a commento la caduta di Gerusalemme e del suo tempio nell'anno 70. Catastrofe non disperante, e da Gesù interpretata come inizio della liberazione dalle dittature. Una parafrasi del discorso di Isaia per la "caduta di Babilonia", è il suo oracolo, che preconizza del regime mortifero la distruzione. L'evento inizia nella sfera celeste, "l'habitat"  immaginato degli dèi e dei potenti che aspirano salirvi per farsi chiamare "stelle". Desolato sarà il loro tramonto, al pari di quello del "sole che si oscurerà e della luna che non darà più luce". Crepuscolo già visto con le superpotenze solari e lunari, come l'egiziana e la babilonese. Come luce immortale invece splenderà su tutto il Vangelo, mentre i cieli diverranno spazi esclusivi per il Padre e per suoi angeli. Quindi non più infestato dai "démoni" che condizioneranno gli uomini in ogni loro agire. Liberati dunque dalla schiavitù, ad opera del Figlio dell'uomo, che, nella sua magnificenza, con gli angeli inviati, radunerà gli eletti nel Regno. Il fico metterà foglie, per segnalare il nuovo corso e il giudizio, non più avverso ai pagani, sarà di salvezza.

Fra' Domenico Spatola 

1 commento:

  1. E salvezza sia
    Gli uomini ancora non capiamo l' importanza della salvezza
    B serata
    Pace e bene

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