venerdì 16 settembre 2022

Fra' Domenico Spatola: Agire con scaltrezza...

Un disonesto amministratore
fu di sé imprenditore.
Fu accusato
di avere sperperato
i beni del padrone,
e dovette a lui ragione.
Colto ladro in flagrante 
licenziato fu all'istante. 
"Cosa farò?" disse tra sé.
Rispose a suoi perché:
"A zappar non tengo forza,
e del mendicante non ho la scorza. 
Penso a ciò che io farò:
i debitori convocherò.
Dirò al primo: quanto devi
perché io ti risollevi?"
S'eran cento d'olio i barili,
tu cinquanta ora mi scrivi".
A chi poi venne per il frumento,
"Ottanta - disse - e non più cento".
Lodato dal Signore
fu l'amministratore
perché da disonesto
era stato tanto lesto
ad agire con scaltrezza.
Ma la stessa lucentezza
manca ai figli della luce.
mentre astuzia altri conduce 
quanti del buio son figli.
"Ascoltate i miei consigli:
anche se disonesta
non essere funesta
potrebbe la ricchezza,
se ne fate di dono pienezza.
Dagl'indigenti, da voi aiutati,
in Cielo sarete voi ospitati.
Chi nel poco fedeltà ha svolto,
fedele lo sarà anche nel molto.
Ma se non siete più fedeli
non ci sarà chi a voi sveli
fedeltà,
è questa dunque verità:
a due padroni non servire,
perché non si può unire
denaro a Dio.
Se scegli l'uno, l'altro cadrà in oblio.

Fra' Domenico Spatola 

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