Nozze delle sorprese:
non si badò a spese.
Era il Figlio lo sposo
e a Umanità odoroso
di zagara donava suo anello,
e del vitello
più grasso s'era fatta mattanza,
per Nuova Alleanza
con l'invitato Israele
che, infedele,
non volle accettare
per altri campi d'arare,
altre nozze a sognare
o buoi a provare.
Rinnovasti, o Re, tuo invito
ma fu più ardito
loro rifiuto
e muto
Tu non rimanesti.
Invitasti alla mensa
più intensa
folla ai crocicchi
di strade
o in attesa sui picchi
dei monti,
arresa ai tuoi sconti
riempì quella sala,
da mille convalli:
iniziarono i balli
di canti e di gioia
e sol nota di noia
un tale
senza veste nuziale
oltraggio fatale
in quel regno è ritenuto
se senza amore si è convenuto.
Fra' Domenico Spatola.
Nella foto: Parabola delle nozze del Figlio del re, icona.
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