venerdì 3 novembre 2017

Fra' Domenico Spatola: Se umiliato potrà essere esaltato

Condannavi orrore
d'ipocrisia, Signore,
in religione falsata
di quanti votata
aveano vita: rei,
Scribi e Farisei,
di soverchiare a rito
altrui spalle con pesi che loro dito
non avrebbe mai sfiorato.
Ammaliando il malcapitato
dalla sedia di Mosè
sopra lui scaricavan i lor perché
di orgoglio e di potere
sol per l'avido interesse dell'avere.
Si facevan chiamare "rabbì"
dalla gente con i "sì"
dell'accondiscendenza
ai maestri dell'incontinenza.
Ma tu dai tuoi non volevi
che alcun si ritenesse "padre"
perché quel ruolo
a Dio solo
spetta
e corretta
è la "guida"
cui il discepolo si affida
ossia il Cristo,
né gli appare tristo
farsi altrui servo:
e chi tra tutti, osservo,
vuole primeggiare
e dagli altri farsi corteggiare
ritenendosi il più grande:
scelga - dicesti - le estreme lande,
perché chi vuol essere il primo
di te si faccia mimo,
e solo se umiliato
potrà essere esaltato.

Fra' Domenico Spatola

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