la folla ti seguiva
Signore, e ambiva
perchè offerto
altro cibo che non il tuo,
e perché suo,
a compassione,
in cinque pani
offrivi essenza
in nuova competenza
della Legge
non più segno
ma d'amore degno
da non meritare
e solo da accettare.
Coinvolgesti i tuoi
a sfamare come vuoi
quella gente,
ingente
per la mensa di cinquemila
che, in fila
e, senza ressa,
parteciparono alla tua prima messa:
pane era il tuo dono
che, a perdono
inusitato,
invitavi ad essere mangiato.
E infin saziati,
dodici, stipati,
empirono cesti
né più mesti
tornarono alle case
a iniziare nuova fase
di loro identità
garantita in libertà.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Moltiplicazione dei pani e dei pesci (G. Lanfranco)
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