Palermo a te tributa
e mai ogni anno muta
per te suo sentimento
ricorda quel momento
di quando dalla peste
liberasti e, teste
il cacciatore,
asserì che con favore
sul monte Pellegrino
indicato hai il cammino
Fosti portata per le strade
e altre rade
dove imperversava peste
e a Palermo ormai negate eran le feste
perché il crudele male
era fatale.
E quando fosti portata
Palermo fu liberata.
Ma di quella peste c'è traccia
in altro male che sol tuo amore scaccia
perché ci affligge non meno della peste
è la mafia che con grinfie leste
uccide vita e convivenza
insediata com'è a sovrintendenza
della politica e socialità
che criminalità
fa d'ogni cosa.
Santa Rosalia,
sei tu la rosa
più bella che città possa vantare,
fa' che Palermo possa profumare
di lealtà quale tu la vuoi
perché ciò che piace a te piace anche a noi.
Fra' Domenico Spatola
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