Gesù condusse sull'alto monte,
che stava lì di fronte,
i due di Zebedeo
e Pietro a cireneo.
Mentre lassù pregava:
il volto si trasformava
e candida sua veste
di luce tutto investe.
Ed ecco nella gloria
apparsi chi già storia
avea fatto:
Mosè e a lui compatto
Elia,
il più grande che ci sia
tra i profeti.
Parlavano dei divieti
che al Messia avrebbero fatto
i nemici che già in atto
avean posto ostilità
nella più santa tra le città.
Sonnacchiosi,
Pietro coi riottosi
Giacomo e Giovanni
rischiavan danni
se non si fossero svegliati,
di non vedere ammirati
la gloria
e i due protagonisti della storia.
Ma, a lor separazione,
Pietro tirò la conclusione:
"costruire tre capanne"
senza pensar che farne:
voleva sol bloccare dalla morte
Gesù per altra sorte
e col Legislatore e il Profeta
realizzasse più gloriosa meta.
Ma nel suo dire
dalla nube fece udire
il Padre la sua voce:
"Questi è il Figlio, sorgiva e foce.
È il mio diletto.
A lui solo sia corretto
dare ascolto!".
Essi spaventati molto
non dissero a nessuno
ciò che avea visto ognuno.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Dipinto di Heinrich
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