Rividi i cipressi:
eran stessi
di quando a dolore,
più grande, cuore
nutriva mio pianto,
a ultimo canto
di lacrima interna
per nenia materna.
Quella volta usignolo
raggiunsi in volo
il ramo sporgente,
onde a fremente
pensiero audace
volevo tua pace.
E tu l'hai donata
a me, rinnovata
come ogni anno,
a riparar danno
d'avermi lasciato.
Non abbandonato
ora mi sento,
e, quando tormento
eran stessi
di quando a dolore,
più grande, cuore
nutriva mio pianto,
a ultimo canto
di lacrima interna
per nenia materna.
Quella volta usignolo
raggiunsi in volo
il ramo sporgente,
onde a fremente
pensiero audace
volevo tua pace.
E tu l'hai donata
a me, rinnovata
come ogni anno,
a riparar danno
d'avermi lasciato.
Non abbandonato
ora mi sento,
e, quando tormento
attanaglia mio cuore,
tu mi parli d'amore.
tu mi parli d'amore.
Fra' Domenico Spatola
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