venerdì 10 dicembre 2021

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Terza domenica d'Avvento (Anno C): Luca 3, 10-18

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 Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». 11 Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». 13 Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».
18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

Continua l'evangelista Luca a esemplificare l'attività del Battista.  Predicazione facile e immediata la sua, improntata su valori della giustizia e della socialità. A ogni categoria di peccatori, il Battista aveva consigli per la direzione nuova di vita da intraprendere: i possidenti avrebbero dovuto condividere con i meno abbienti le loro ricchezze; i pubblicani non pretendere più del dovuto, e i soldati non angariare la gente con soprusi e violenze. La folla riconosceva credibili le sue proposte e, inquieta, si domandava se non fosse Giovanni il Messia atteso. Ma si schermiva il Profeta, che avrebbe potuto approfittare, come altri prima e dopo di lui  del favore popolare per farsi acclamare "il Cristo", atteso da Israele. Ma la sua onestà gli fece additare in Gesù il Messia, "lo Sposo", cui soltanto toccava quel ruolo. "Non sono degno di scalzarlo!", fu secca la risposta.  
Passò quindi a descrivere l'attività del Messia, assimilandola a quella del contadino nel momento della trebbiatura. Tiene in mano il ventilabro, con il quale, quando il vento è favorevole, solleva il frumento nell'aia, e lo libera dalla pula che vola via, mentre il grano cade libero in terra. La parabola velata nella mente del Battista il giudizio inesorabile della storia: il frumento sarà salvato mentre il fuoco brucerà la paglia. L'idea era mutuata da Elia, il più incendiario di tutti i profeti dell'antichità, cui Giovanni si era ispirato e cui veniva assimilato, a modello intransigente e alternativo a Gesù.

Fra' Domenico Spatola 

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