Fu sorpresa per tutti, e scandalo per Pietro. Non era dignitoso per un maestro lavare i piedi ai discepoli. Protestò perché indisponibile a imitare il gesto. Non comprendeva, né capirà fino al triplice rinnegamento del suo Signore. Per Gesù non c'era alternativa: "Come ho fatto io, Signore e Maestro, dovete anche voi lavare i piedi gli uni agli altri!".
Era la sua ultima lezione: riassuntiva e a testamento, per essere suoi discepoli. La sua "Kenosis", quale svuotamento della natura divina per condivisione con gli uomini, aveva raggiunto il punto più basso. Da Figlio, si era inabissato fino alla condizione dello schiavo. Scelta, la sua, "dell'amore più grande di Colui che dà la vita per gli amici". La Chiesa lo fa oggi "memoriale" per il suo essere e proesistere nel mondo. Da tale servizio d'amore infatti scaturiscono i "misteri" della salvezza e, in ogni Eucaristia, riassapora la dote del Sangue, dono suo nuziale dalla Croce, dello Sposo alla Sposa.
Di Domenico Spatola
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