Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?».11Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». 12Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?».13Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
18Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
18Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Accorrevano al Battista gli emarginati dall'Istituzione religiosa, come "impuri". Erano folle. Attratti dall' invito al battesimo come fonte di perdono, disertavano i cortili del Tempio. Chiedevano al Profeta: "Cosa fare?". La risposta verteva sulla solidarietà: "Chi ha vestiti in più o cibo in abbondanza lo condivida con chi non ne ha".
Anche i "pubblicani", odiati esattori nell'interesse proprio e del nemico romano, chiedevano un riscatto, altrove negato. Giovanni a tutti raccomandava la giustizia, la solidarietà e la condivisione, perché per lui, come più tardi per Gesù, il peccato era non l'offesa Dio, ma all'uomo.
Ai soldati, che si accodavano sperando in una salvezza, l'invito era alla non violenza, ad accontentarsi delle paghe, e a non darsi alle rapine e ai saccheggi. Non esplicitato alcun dovere di religione o verso Dio.
Giovanni era sì famoso, da essere ritenuto da molti "il Messia" atteso. Avrebbe potuto approfittare del favore popolare per autoproclamarsi "il Cristo", ma riconosceva ad un altro il ruolo di "Sposo d'Israele" né ardiva "scalzarlo". "La distanza - a suo dire- la faceva il battesimo: il suo squisitamente per il perdono dei peccati, quello del Cristo in Spirito Santo". L'aggiunta nell'affermazione del Profeta non sarà condivisa da Gesù: il giudizio dei peccatori "col fuoco".
Anche i "pubblicani", odiati esattori nell'interesse proprio e del nemico romano, chiedevano un riscatto, altrove negato. Giovanni a tutti raccomandava la giustizia, la solidarietà e la condivisione, perché per lui, come più tardi per Gesù, il peccato era non l'offesa Dio, ma all'uomo.
Ai soldati, che si accodavano sperando in una salvezza, l'invito era alla non violenza, ad accontentarsi delle paghe, e a non darsi alle rapine e ai saccheggi. Non esplicitato alcun dovere di religione o verso Dio.
Giovanni era sì famoso, da essere ritenuto da molti "il Messia" atteso. Avrebbe potuto approfittare del favore popolare per autoproclamarsi "il Cristo", ma riconosceva ad un altro il ruolo di "Sposo d'Israele" né ardiva "scalzarlo". "La distanza - a suo dire- la faceva il battesimo: il suo squisitamente per il perdono dei peccati, quello del Cristo in Spirito Santo". L'aggiunta nell'affermazione del Profeta non sarà condivisa da Gesù: il giudizio dei peccatori "col fuoco".
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: San Giovanni Battista - Dipinto del Marullo
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