La tua cena perpetua l' amore
che mischiava ardore e dolore
Signore, quella sera.
Era vera
la tua gioia d'amare
e in fatica regale
lavavi loro i piedi.
Ora siedi
in mezzo ai seguaci
e affettuose son confidenze veraci
e non vane:
per noi ti fai pane
e per nuovo cammino
il tuo sangue è il vino,
a fondare alleanza novella,
quella
che vide te sulla croce
e s'udì la tua voce
a commento narrar la fatica
del tuo pane di vita
e del sangue
versato
per il nostro peccato.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Ultima cena di Valentine de Boulogne 1625
Grazie, caro Padre Domenico, per le sue poesie così ricche di verita.
RispondiEliminaGR
RispondiEliminaAZIE Domenico di questo nutrimento
alla pellicana che ci doni sei UNICO. Ti Au
Trovo Armonia, Amore,Concretezza. Non sempre i prelati riescono a diffondere tali sentimenti, condizione sufficiente per essere sospesi dal loro ministero
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