venerdì 23 luglio 2021

Fra' Domenico Spatola: Li sfamò con abbondanza

Ancor più viva,
all'altra riva
del mar di Galilea,
la folla volea 
da Gesù venire
per veder guarire
i loro ammalati.
Eran anche tanti gli assetati
che volean sapere,
ed ei, postosi a sedere,
sul monte coi seguaci,
si volse con parole audaci
al discepolo Filippo
come a toglierlo d'inghippo
di sfamare quella folla,
legata a lui qual colla. 
Era solo una prova,
sapea infatti cosa cova
in lui di sentimento.
Ei rispose: "Anche duecento
di monete
non servirebbero a togliere le diete
ad alcuno".
"C'è però qui uno"
disse Andrea
di Galilea,
"con cinque pani d'orzo.
Ma a far lo sforzo
non ci passa per la mente
di potere sfamare tanta gente!".
Incoraggiati a non temere,
Gesù li fè sedere
nel luogo
dove l'erba non era poco, 
e di uomini in fila,
ne contarono cinquemila.
Sui pani il Padre ringraziò 
e li diede poi a chi comandò 
di star seduti,
e per essi, ancor muti 
per le meraviglie,
con le due triglie
dinanzi a quel consesso
fè lo stesso.
Ma fu rottura 
perché a somma loro jattura
lo volean fare Re.
Non comprendeva Gesù il perché.
A debellare il male
era propenso
perciò fu più intenso
suo dispiacere,
per quel potere
che gli volean dare.
Si volle quindi ritirare
sopra il monte,
seguendo di Mosè le stesse impronte.

Fra' Domenico Spatola 
Dipinto di Lambert Lombard

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