Giuda, nell'ultima Cena, aveva preso il boccone offertogli dall'ospitalità del Signore. Non lo mangiò, preferendo lasciarsi ingoiare dalla notte e far iniziare la passione con l'arresto di Gesù. Il Signore vide in quel gesto, "giungere l'ora della Gloria". La sua e quella del Padre, e la rese nota ai discepoli. Il Figlio innalzato in Croce avrebbe "glorificato" (manifestato) il Padre e il suo amore incondizionato per l'umanità. Frattanto i tempi si facevano corti ("Figlioli, ancora per poco sono con voi"), bisognava perciò far presto a dettare il Testamento, con il quale avrebbe magnificato il Padre, e dichiarate le condizioni per appartenergli come discepoli: "Vi do un comandamento nuovo". Inedito: "Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi". Chiedeva di amare "come" lui. Questo sarebbe stato il distintivo per appartenergli come discepoli. A praticare il suo comandamento cesserebbe la guerra, e soprattutto quella praticata "nel nome di Dio".
Fra' Domenico Spatola
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