Or son cent’anni
che a natural frontiera,
fiume difese, dopo Caporetto,
come saputo e letto
in ogni libro di storia,
nostra milizia, privata di ogni boria,
stremata era,
mentre l’Austriaco sua bandiera
issata avea a primavera
cantando vittoria
in quella storia
dei tanti morti di Prima Grande Guerra
che sconfinata fu sopra la Terra.
Il Piave favorì nostra ripresa,
argine fu contro la nemica intesa
che violare voleva l’italico orgoglio
e mantenere ancor meglio quell’imbroglio
di sudditanza a Impero
che, per il patriottismo sincero
dei nostri eroi del Risorgimento,
a fine guerra, ebbe compimento.
Il Piave ancora mormora,
tubando come tortora,
non più contro austriaci oppressori,
altri sono oggi i dominatori,
infìdi e votati a prepotenza,
all’interesse proprio che, senza decenza,
cercano a danno della gente
che impotente
si arrende a loro male.
Non ideale
ostenta suo racconto
chi comanda a tornaconto.
Il Piave mormora ancor flebile canto:
“Ho fatto tanto”
- ora a noi dice -
“perché ancora è infelice
il popolo depresso?
Forse è oppresso
da altra dittatura.
Coraggio, non duratura
sarà,
perché libertà
è l’ideale
che a ognuno fa sentire quanto vale.”
“Tanto!” È nostra aggiunta,
convinti che libertà sarà raggiunta.
che a natural frontiera,
fiume difese, dopo Caporetto,
come saputo e letto
in ogni libro di storia,
nostra milizia, privata di ogni boria,
stremata era,
mentre l’Austriaco sua bandiera
issata avea a primavera
cantando vittoria
in quella storia
dei tanti morti di Prima Grande Guerra
che sconfinata fu sopra la Terra.
Il Piave favorì nostra ripresa,
argine fu contro la nemica intesa
che violare voleva l’italico orgoglio
e mantenere ancor meglio quell’imbroglio
di sudditanza a Impero
che, per il patriottismo sincero
dei nostri eroi del Risorgimento,
a fine guerra, ebbe compimento.
Il Piave ancora mormora,
tubando come tortora,
non più contro austriaci oppressori,
altri sono oggi i dominatori,
infìdi e votati a prepotenza,
all’interesse proprio che, senza decenza,
cercano a danno della gente
che impotente
si arrende a loro male.
Non ideale
ostenta suo racconto
chi comanda a tornaconto.
Il Piave mormora ancor flebile canto:
“Ho fatto tanto”
- ora a noi dice -
“perché ancora è infelice
il popolo depresso?
Forse è oppresso
da altra dittatura.
Coraggio, non duratura
sarà,
perché libertà
è l’ideale
che a ognuno fa sentire quanto vale.”
“Tanto!” È nostra aggiunta,
convinti che libertà sarà raggiunta.
Fra' Domenico Spatola: Un anno con fra' Domenico. Poesie per ogni giorno dell'anno.
Pagine 468 - Prezzo di copertina € 16,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Disponibile presso la Missione San Francesco (Via dei Cipressi, trav. piazza Cappuccini)
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Parte dell'incasso è devoluto alla Missione San Francesco, la mensa dei poveri gestita da Fra' Domenico e dai volontari.
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