sabato 1 ottobre 2022

Commento di fra Domenico Spatola al Vangelo della XXVII settimana del tempo ordinario (anno C): Luca 17, 5-10

 5 Gli apostoli dissero al Signore: 6 «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. 7 Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».


Esigente quanto impraticabile era sembrato, ai discepoli di Gesù, il suo comando del perdono fraterno, fino "a sette volte" (equivalente del "sempre"), per "assomigliare" al Padre. Si arresero impotenti e pensarono di non riuscire a imitare Dio e chiesero un aumento fede, ritenendola un dono anziché una risposta al suo amore. Gesù quella risposta la pretendeva anche in minima parte, quanto un granellino di senape, che tra i semi è il più piccolo, che sarebbe stata sufficiente a sradicare il gelso come la loro resistenza e a farlo  trapiantare in mare. Quel albero, dalle radici profonde, adombrava infatti le loro credenza nelle tradizioni  di Israele, cui erano profondamente legati. Buttare l'albero in mare doveva segnare dunque la fine delle loro logiche meritocratiche ereditate dai farisei creduli in un Dio padrone ed esigente. Portando alle estreme conseguenze il loro ragionamento ne smaschera la distorsione, doversi dichiarare "servi inutili" e senza pretese, perché hanno scelto di essere comandati e non amati. Alternativa di Gesù era infatti la gratuità dell'amore. Bisognava dunque che gli apostoli cambiassero idea su Dio, e la risposta al suo amore, cioè la fede, sarebbe stata conseguente.

Fra' Domenico Spatola

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