venerdì 2 dicembre 2022

Commento di fra' Domenico Spatola al vangelo della II domenica di Avvento (anno A): Matteo 3, 1-12

1 In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, 2 dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».3 Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
4 Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5 Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; 6 e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
7 Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? 8 Fate dunque frutti degni di conversione, 9 e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. 10 Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 11 Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. 12 Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».


Giovanni Battista impensieriva il potere religioso e non meno quello civile. Le folle accorrevano al Giordano ed egli le battezzata, dopo averle invitate a convertirsi. L'etichetta di "Voce che grida nel deserto" attribuitagli, l'evangelista la colse da Isaia, vaticinante il ritorno degli esiliati in Babilonia. "Cambiare mentalità" era il senso della conversione. Avevano un bel ardire a presentarsi a Giovanni anche i sadducei e i farisei. Sfacciati! Della loro ipocrisia il profeta sventava l'arroganza. In figura, Giovanni ricordava il profeta Elia, anche per il modo di vestire: peli di cammello e cintura ai fianchi. La sua proposta ai penitenti costituiva l'alternativa ai penitenti per non dovere comprare gli animali (costosi) da offrire al tempio. Non comportava perciò alcuna spesa economica. Cio faceva rodere di rabbia quelli del tempio che lamentavano le mancate entrate. Il Battista sembrava aver fretta: "il Regno è vicino, e il giudice è con l'ascia alle radici dell'albero dai frutti cattivi. La pala in mano gli serviva per separare il frumento e bruciare la pula". Il fuoco era infatti l'arma del suo giudizio. Fu onesto infine il Battista, a non attribuirsi il titolo di "Messia", che tutti, venuti da ogni parte del Paese, volevano riconoscergli. Poteva approfittarne: le folle erano con lui e Gesù non era ancora conosciuto. Ma il ruolo, squisitamente messianico, di "Sposo di Israele", apparteneva a uno più "forte" che avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco. Mentre il suo era "un battesimo d'acqua". Non poteva perciò "scalzarlo". Con lui fu d'accordo Gesù, eccetto che sul "giudizio col fuoco", avendo dichiarato di essere venuto "per salvare e non per giudicare i peccatori". E su ciò le distanze furono incolmabili.

Fra' Domenico Spatola 

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