16 Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 19 Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
20 I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
21 Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.
Nell'ottavo giorno di Natale, Maria e Giuseppe, ligi alla Legge di Mosè circoncisero il Bambino, per renderlo figlio di Abramo. Lo chiamarono Gesù, come detto dall'angelo perché Salvatore dell'umanità. Per questo infatti il Padre lo aveva mandato nel mondo. Le prime azioni furono infatti un abbraccio di luce ai pastori, e l'invito dell'Angelo per andare a trovare Gesù. Lo videro sulla mangiatoia e dedussero che era come i loro bambini. Il giudice temuto e il giustiziere, minacciato a terrore, non esistevano dunque, ed erano solo frutto della cattiva fantasia dei capi religiosi. Andarono in fretta e videro Gesù nella mangiatoia. Al loro racconto si meravigliavano quanti li udivano. Erano stupiti fino allo scandalo per il comportamento anomalo di Dio che prediligeva peccatori e impuri. Soltanto Maria custodiva e meditava nel cuore "tutte queste cose". I pastori tornarono alle greggi, cantando al Signore, e quel canto parve l'eco di quello degli angeli più vicini al trono Signore.
Fra' Domenico Spatola
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