stavan fuori,
a vegliar le pecorelle,
quando, dalle stelle,
calaron Angioletti
sopra i tetti
delle case e della stalla.
Un di loro, da farfalla
variopinta di colori,
parlò ai pastori:
"Oggi è nato un Bambinello.
Senza uguali è molto bello.
Ve ne accorgerete pure voi
quando lì, andrete poi.
In un tugurio poverello,
sta tra un bue e un asinello,
posti lì a riscaldarlo,
con la mamma che sta a cullarlo".
Curiosone ogni pastore,
con tant'ansia e batticuore,
iniziò il suo cammino
per andare dal Bambino.
Arrivarono alla culla,
che di regale non avea nulla,
colma infatti era di paglia,
lì per l'asino che raglia.
Vi giaceva il bel Bambino,
col sorriso suo divino.
A lui offrirono ricotta,
il salame e la caciotta.
Al fiatar di ciaramelle
belaron tutte le pecorelle
in concerto mai udito,
e dalle stelle recepito
nei silenzi dello spazio
di cui il cielo non va sazio.
Stavan tutte a contemplare
Gesù in terra per amare.
a vegliar le pecorelle,
quando, dalle stelle,
calaron Angioletti
sopra i tetti
delle case e della stalla.
Un di loro, da farfalla
variopinta di colori,
parlò ai pastori:
"Oggi è nato un Bambinello.
Senza uguali è molto bello.
Ve ne accorgerete pure voi
quando lì, andrete poi.
In un tugurio poverello,
sta tra un bue e un asinello,
posti lì a riscaldarlo,
con la mamma che sta a cullarlo".
Curiosone ogni pastore,
con tant'ansia e batticuore,
iniziò il suo cammino
per andare dal Bambino.
Arrivarono alla culla,
che di regale non avea nulla,
colma infatti era di paglia,
lì per l'asino che raglia.
Vi giaceva il bel Bambino,
col sorriso suo divino.
A lui offrirono ricotta,
il salame e la caciotta.
Al fiatar di ciaramelle
belaron tutte le pecorelle
in concerto mai udito,
e dalle stelle recepito
nei silenzi dello spazio
di cui il cielo non va sazio.
Stavan tutte a contemplare
Gesù in terra per amare.
Fra' Domenico Spatola
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