Accorrevano festanti i bambini
e molta folla
che a Lui si incolla
per condividere equivoco
cammino:
meta sarà suo nuovo destino
incompreso dalla gente
che non vuol sentire guai
cerca solo divertente
d'essere al centro della storia
con un Messia
che piaccia a tutti
e che porti solo frutti
di conquiste sui nemici.
"Ma è curioso l'asinello
- si dicevano tutti in coro -
sembra sempre quello
che a Betlemme fece paro
con il bue nella stalla.
Che vuol dire questo Messia,
la sua scelta non ci cala
noi vogliamo un combattente
e vincitore sulla gente,
non un sovrano che con l'amore
vuole solo conquistare il cuore!"
Osannato entra il re
senza corte che non c'è
se non fatta di straccioni,
mendicanti e chiacchieroni
pronti a dire al venerdì:
"Non vogliamo quello lì,
anzi lo vogliamo in croce,
chè sua morte sia atroce
perché non serve il perdono
ch'Egli porta a tutti in dono.
Noi sol vogliamo guerra
per dominare sulla Terra!"
Così mesto e rattristato
angosciato il Signore sull'asinello
che a capirlo è sempre quello
in mitezza che ancor strana
sembra neppure essere nostrana
virtù che è proprio assente
nel momento contingente
ove sol vana contesa
di recente Umanità
sembra la resa.
Fra' Domenico Spatola
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