Pascolavano, nella valle di Iria nei pressi di Fatima in Portogallo, le greggi dei genitori, Lucia, Francesco e Giacinta, rispettivamente di 10, 9 e 7 anni. I più piccoli erano tra loro fratelli e della grande cugini. A mezzogiorno di quella domenica, dopo avere mangiato il panino con del formaggio e recitato il rosario, avvertirono un fruscìo che pareva di vento. Temettero un temporale, fenomeno non infrequente nella zona. Si affrettarono a radunare il gregge per il rientro, quando su un leccio, di circa un metro, videro una Donna biancovestita e con il rosario tra le dita. Racconteranno che era "bellissima". Temettero qualcosa di diabolico, ma la "Signora" (così la chiamarono) li tranquillizzò presentandosi come "la Madre di Gesù". Li invitò a pregare il rosario e a ritornare nello stesso luogo per sei volte ogni 13 del mese, perché avrebbe comunicato loro delle cose importanti. Lo fecero fino a ottobre, quando nel cielo si vide lo spettacolo del "sole danzante". Furono oltre cinquantamila le persone, tra curiosi e pellegrini, accorse all'evento annunciato. Mentre l'apparizione di agosto si potè avverare il 19, perché i bambini erano stati trattenuti in caserma dal sindaco, miscredente e sospettoso di mistificazioni, quella di luglio fu la più inquietante.
La Madonna confidò "tre segreti". Il primo sulla fine del conflitto in atto (1915-1918). Il secondo preannunciava che, senza l'autentica conversione a Dio, l'umanità avrebbe sofferto per una nuova guerra (1939-1945) più catastrofica della precedente. Il "terzo segreto" che, seppure già svelato, continua in alcuni perplessità per i contenuti inappaganti. Dopo Paolo VI, primo papa a recarsi a venerare la Madonna nel santuario da lei voluto e finito di costruire nel 1951, anche Giovanni Paolo II e Benedetto XVI andarono a deporvi un fiore. Woytila vi portò anche uno dei due proiettili che gli avevano perforato l'addome il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro, ad opera di Ali Aģca. Lo volle incastonato nella corona regale sul capo della Vergine, attribuendo a lei la grazia della sopravvivenza all'attentato. Fatima decodifica conversione e preghiera. Per l'espresso desiderio della Vergine, ribadito in più occasioni dalla veggente Lucia, Pio XII consacrò nel 1951 la Russia al suo Cuore Immacolato. Oggi altre conversioni invoca e urgenti la Vergine di Fatima per l'umanità più in balia delle dittature dei poteri spietati e dei capitali soffocanti libertà e inibenti il progresso dei popoli, soprattutto di quelli ritenuti con disprezzo "da terzo" e "quarto mondo", e trattati "da macello"
Fra' Domenico Spatola
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