Sto a pensar, guardando alla finestra,
a quella che fu "la strage della Ginestra".
Contadini andavano contenti
a festeggiare, ove furenti
incontrarono mafiosi
che, gelosi
di loro terra
fecero guerra,
a chi sol di bandiera era armato
e ognuno fu orrendamente fucilato.
A discolpare il tradimento,
il commento
fu che "eran comunisti"
anche se donne con i bimbi avean visti.
Sedotto fu Giuliano,
il bandito che alla mafia diè la mano.
Diceva di difendere operai
ma in realtà li mise più nei guai.
Ogni anno si ricorda di Portella,
che non è soltanto una storiella.
Quel "caso" addolora i Siciliani
che da, quel momento, con fatti ancor più strani
videro insanguinata, con dolore,
quella Terra cui spezzato aveano il cuore.
a quella che fu "la strage della Ginestra".
Contadini andavano contenti
a festeggiare, ove furenti
incontrarono mafiosi
che, gelosi
di loro terra
fecero guerra,
a chi sol di bandiera era armato
e ognuno fu orrendamente fucilato.
A discolpare il tradimento,
il commento
fu che "eran comunisti"
anche se donne con i bimbi avean visti.
Sedotto fu Giuliano,
il bandito che alla mafia diè la mano.
Diceva di difendere operai
ma in realtà li mise più nei guai.
Ogni anno si ricorda di Portella,
che non è soltanto una storiella.
Quel "caso" addolora i Siciliani
che da, quel momento, con fatti ancor più strani
videro insanguinata, con dolore,
quella Terra cui spezzato aveano il cuore.
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Dipinto di Guttuso
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