Autentiche colonne della Chiesa. Pietro è presente in tutti i vangeli con ruolo comprimario e a volte antitetico a Cristo per marcati segni chiaroscurali della sua pronunciata personalità. Figlio di Giovanni o di Giona viene nominato da Gesù, per somiglianze e appartenenze più appariscenti ai due personaggi. Gesù lo avrebbe voluto più somigliante a sé, e glielo chiederà in triplice edizione: mi ami? La risposta non è quella attesa, ma " ti voglio bene", mediato da un "tu lo sai". Egli infatti dopo il triplice rinnegamento non era più sicuro di sé stesso. Vuol mettersi a sequela del " discepolo amato", ma severo fu il monito: "Tu segui me". Più consapevolezza prende negli Atti, come pastore che deve confermare i fratelli nella fede, e primo lo stesso Paolo, chiamato a evangelizzare le Genti. Lo farà su percorsi interminabili e vie della Storia che segnerà con il suo Vangelo i secoli a venire, dopo avere portato il Vangelo nel cuore dell'Impero. La sua mistica ne fa il testimone dello Spirito e i suoi Scritti sono regalo alla Chiesa nascente che può orientare le sue linee identificanti nelle strutture il mistero di Cristo di cui è fiduciaria nel tempo. Possano i Santi Pietro e Paolo essere sempre meglio conosciuti, perché l'uno con le Chiavi della misericordia e l'altro con la Parola, che come spada penetra nelle profondità del mistero annunciato.
Fra' Domenico Spatola
Dipinto di Guido Reni
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