Fra' Domenico Spatola
Volli emigrare, lontano, tra stelle, e guardare da quelle la terra vitale: la vidi sbocciare, qual rosa a dolore... e compresi l'amore. - Fra Domenico Spatola.
martedì 29 giugno 2021
Fra' Domenico Spatola: Tu sei Pietro...
Cesarea di Filippo era la città a Nord della Galilea ai confini con il Libano. Gesù vi condusse i suoi e con Pietro scambiò una reciproca professione. Il discepolo lo chiamò "Figlio del Dio vivente" e Gesù consegnandogli le "chiavi del Regno dei cieli" lo elevò al rango di "prima pietra della sua Chiesa". L'occasione era stata causata da una predicazione fallimentare fatta dai discepoli in giro per le città della Palestina. Cosa pensasse lui la gente, istruita da loro. Le risposte evocavano personaggi morti è in lui reincarnati: "Elia, Geremia, Giovanni Battista o qualcuno dei profeti". Alla domanda diretta: "Chi sono io per voi?" Pietro, ispirato, rispose pronto: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!" L'equazione con il Dio della vita piacque al Maestro, e Pietro fu promosso a "prima pietra" della erigenda sua Chiesa, aggiungendo che contro essa la morte non potrà prevalere. Da quel evento, Pietro, chiavi in mano, divenne garante della unità e della universalità della missione. Il "primato petrino", ministero del papa, da vescovo di Roma, in quanto successore di Pietro è il garante della ortodossia della fede e dell'unità e del popolo di Dio, è il sapremo Pastore. Tale "munus" oggi è servito dall'amore e dalla fedeltà, sotto gli occhi di tutti (e se ne facciano una ragione i suoi detrattori!) da papa Francesco che non finisce di stupirci con le aperture provvidenziali, necessarie e dettate dallo Spirito Santo, agli "uomini amati dal Signore". E tutto secondo il Vangelo.
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