sabato 20 marzo 2021

Fra' Domenico Spatola: "Tutti attirerò a me!"

Per la festa venuti,
i Greci non furon muti
e, con richiesta audace,
dissero a Filippo seguace:
"Vogliamo veder Gesù,
e non possiamo attender più!"
Filippo di Galilea
e il collega Andrea
andarono dal Maestro
a narrare quel estro.
La notizia,
accolta con dovizia
di gioia dal Signore,
fu manifesta con ardore:
"È venuta l'ora della storia
che al Figlio venga gloria.
In verità se il chicco nell'orto
è già caduto ma non è morto,
rimane solo e senza frutto 
se invece è macerato tutto
produrrà molto
e tanto sarà il raccolto. 
Chi ama la propria vita
la rende triste e finita,
chi la odia in questo mondo,
ne rende frutto più fecondo 
per la vita eterna".
Dunque sia per voi lanterna
mia parola da udire:
"Chi mi vuol servire
mi segua e dove io sono,
con il Padre sarà il suo trono
e da lui verrà onorato.
Ma adesso son turbato,
e che dirò ancora,
Padre, salvami da quest'ora?
Ma per questo son venuto
perché di tua gloria non resti muto.
Dal cielo gli parlò
Colui che lo generò
attestando che la sua gloria
è il segno della sua vittoria.
Or chi intese il suono
l'equivocò a tuono
mentre ad Angelo annunziante
altri l'applicò all'istante,
ma Gesù: "Questa voce
dice che quando sarò in croce,
innalzato come Re,
tutti attirerò a me!"

Fra' Domenico Spatola

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